Il Comune di Valli del Pasubio è interamente montano e comprende tutta la zona dell’alta Val Leogra, divisa dal letto del torrente omonimo.
Il territorio (50 Kmq), percorso da numerosi torrentelli, si sviluppa dai 350 m s. l. m. di Valli centro fino ai 2232 del Monte Pasubio.
Oltre al capoluogo, il paese comprende le due frazioni di Staro e S. Antonio, otto quartieri e 130 contrade.
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Le contrade sono l’elemento fondamentale del tessuto urbanistico, con una organizzazione diversa a seconda della locazione e dell’origine.
Le case sono costruite con materiali del posto: pietre e sassi per i muri, legno per i soffitti, tetti e ballatoi, cotto per i coperti.
Hanno alcuni elementi in comune: la fontana, il forno, il capitello e affreschi di soggetto religioso.
Il quartiere è un insieme di contrade situate in una stessa zona.
Valli del Pasubio gode di un’incantevole posizione ed è circondato da una corona di monti: Sengio Alto, Pasubio, Novegno.
Nella zona montana si trovano sentieri attrezzati e pareti da arrampicare oppure percorsi sicuri per raggiungere i rifugi alpini.
Importante la Strada delle 52 Gallerie sul Monte Pasubio, costruita dai soldati del Genio militare negli anni 1916/17.
Sul colle Bellavista, da cui si può ammirare tutta la vallata, si erge il Sacello Ossario del Pasubio, che raccoglie i resti di oltre 5.000 caduti durante la Prima Guerra Mondiale.
Alle quote basse, strade e sentieri immersi nei boschi di castagni e di faggi, collegano le numerose contrade con percorsi di facile approccio. Buona parte del territorio è occupato da boschi, soprattutto di faggi, carpini, castagni, frassini e aceri.
Nei prati, nelle radure e nel sottobosco, troviamo in grande quantità vari tipi di fiori, le specie più rare e preziose sono raccolte al Giardino Alpino S.Marco.
La fauna è quella tipica della montagna: il capriolo, il camoscio, il gallo cedrone, il fagiano di monte, la pernice bianca.
Senza dimenticare la lepre, la volpe e molti altri animali: scoiattolo, ghiro, tasso, donnola, riccio.
Tra i rettili troviamo la vipera e l’orbettino; tra gli anfibi, nelle pozze d’alpeggio, si distinguono la salamandra pezzata, i tritoni e le rane.
Le nostre acque minerali
L’acqua nel paese è abbondante e in quasi tutte le contrade ci sono fonti alimentate da sorgenti perenni.
Il clima piovoso e la struttura geologica hanno favorito la formazione di fonti di acque minerali scoperte e valorizzate nel 1800.
Alcuni stabilimenti imbottigliano questa preziosa risorsa che noi possiamo
trovare comodamente sulle nostre tavole.
La frazione di Staro, in passato conosciuta come stazione climatica, era rinomata per le sue sorgenti.
La Fonte reale, scoperta nel 1819, è situata nel versante nord del monte Rosario e a sx del torrente Bise, a 494 m. s.l.m.
La sorgente di acqua acidulo-ferrosa, verso il 1870, passò al Comune che si occupò dell’imbottigliamento e della vendita.
In seguito fu venduta, diventando Fonte Reale e successivamente l’acqua fu convogliata nello stabilimento situato ai Gisbenti.
La Fonte Virgiliana, situata nella Valle della Retta a 630 m s.l.m., prende il nome dal Prof. Virgilio Trattenero che l’ha analizzata nel 1862.
Nelle sue vicinanze fu costruita una piccola pensione per lo sfruttamento delle acque curative dal sapore acidulo.
La Fonte Jolanda, scoperta nel 1885 da Don Domenico delle Mese, fu intitolata alla principessa Jolanda di Savoia e si trova nella Valle dei Mori prima di giungere alla contrà Offiche.
Era una bella fonte frequentata dai villeggianti, conosciuta per l’acqua ferruginosa e salutare.
Ancora in attività è la Fonte Regina, scoperta nel 1911 dai coniugi Vittorio Gaicher e Maria Dalla Riva, e si trova lungo la strada che da Valli porta a Staro a 430m s.l.m..
Fu dedicata alla Regina Margherita che venne a Staro e soggiornò presso l’Albergo Alpino.
Si imbottiglia un’acqua minerale acidulo-ferrosa, piccante e gradevolissima.
Nell’altro versante, lungo la strada che collega Valli alla frazione S. Antonio, si trova lo Stabilimento Norda.
La sua attività è iniziata nel 1960 come “Fonti Staro” ed è entrato a far parte del Gruppo Norda nel 1979. Dispone di alcune concessioni per l’utilizzo di sorgenti in site località Cortiana, Casarotti e Busellati.
Nel centro del paese si trova lo stabilimento della Fonte Alba, costruito alla fine degli anni sessanta.
La sorgente, che sgorga alle pendici del Monte Alba, offre un’acqua oligominerale leggera e facilmente assimilabile dall’organismo.